Armonia e Bellezza

2000

 

Prima di addentrarci nella trattazione della mostra ritengo doveroso un «Proemio» che come recita Quintiliano è molto più corretto come definizione del principium o exordium inteso dai latini. Non si tratta di voler fare disquisizioni colte ad ogni costo, piuttosto di introdurre un tema, di circoscriverlo, quindi cercare di comprenderlo e possibilmente interpretarlo e quindi svilupparlo. Qual è il canone di bellezza più emozionante? La risposta potrebbe trovarsi nel termine: evanescente. Dove si può accostare, oppure, a quale cittadinanza appartiene la bellezza. All'arte è generalmente accostato il regno della «Bellezza interiore» poiché mantiene un senso di immortalità non effimera come in natura. Vi è a dire che l'arte ha esercitato un'azione potente ai danni della Bellezza poiché l'interesse per il bello è stato considerato restrittivo o come si dice oggi «elitario». Da questa posizione viene spontaneo il concetto trasversale di «interessante» per identificare un moderno canone di bellezza. Non è detto, non necessariamente, che ciò che è interessante debba piacere, oppure ciò che piace può non essere bello, interessante. Inequivocabilmente tuttavia non si può parlare di «tramonto interessante» ma di bel tramonto.
Quali coinvolgimenti porta con sé la bellezza nei confronti dell'estetica, per molti in rotta di collisione con l'etica, ad esempio in Tolstoij e Kierkegaard, mentre nella stragrande maggioranza dei casi, un progetto estetico è quasi sempre da considerare un progetto morale.
Il tipo di saggezza che scaturisce da una vita dedicata ad un profondo impegno in questioni estetiche non può essere equiparata a nessun altro genere di serietà (Susan Sontag).
Secondo Hegel la bellezza dell'arte scaturita ad opera dello spirito sensibile è più nobile di quella della natura, poiché creata dagli uomini. Quindi tante disparità di approccio e di valutazione tra bellezza in arte e in natura. La bellezza in ogni caso porta a considerare il sovrumano quando si riferisce alla natura e definisce in noi mortali un senso di compiuto, di realtà piena, quasi una riappropriazione di solidità.
Vi è chi, ad esempio Lessing, ha equiparato la bellezza all'armonia, per un'ulteriore idea di ciò che è eccelso o desiderabile. Da parte di chi scrive vi è certamente una ricerca costante di armonia nell" accostare e definire tutti gli aspetti dell'opera. Trent'anni di ricerca rappresentano un periodo molto ampio e le modificazioni della società intervenute in questo tempo sono state enormi. Dallo slancio giovanile teso alla constatazione di uno stato esistenziale di profondo disagio, sono uscite opere di denuncia per un ambiente popolato di auto, aerei, cemento e la prospettiva di un futuro impossibile. «Il tempo lenisce gli affanni» e certamente la compresenza sempre più forte del ruolo di organizzatore di eventi, ha distolto in chi scrive da possibili sbocchi nichilisti, verso lidi improntati alla riflessione ed atteggiamenti di ponderata saggezza. È andata prendendo corpo la ricerca di una natura ancora esistente forse possibile, anche se lacerata e violata.
«Poiché tu sola reggi natura del mondo, né senza te alcuna cosa diviene gioiosa e degna d'amore, te io desidero compagna nello scrivere i versi ch'io mi sforzo di comporre sulla natura delle cose» (Lucrezio). Per certo i cavalli sono divenuti fondamentali per la continuazione del viaggio ed uno su tutti, in particolare, ha rappresentato il compagno di strada ideale. La conseguente perdita di Revson's assume a questo punto un risvolto di profonda nostalgia, ed amara riflessione sulla nostra effimera precarietà, ma «il viaggio continua», recita il titolo di uno degli ultimi lavori e questa serie di ritratti che pongono Rev nell'espressione più fulgida della sua giovinezza troncata, tentano di mantenerlo ancora lungo i sentieri ed attraverso le praterie dell'anima.


                                                                                                                                                                                                 Carlo Amadori

 

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